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CONDANNO A NORMA DI LEGGE CHI COMMETTE TALI RERATI

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a Norma di Legge Emanuele Locatelli 



Violazione privacy Messaggi, WhatsApp, Facebook, Chiamate e Conversazioni.


Diritto di riservatezza nelle chat di messaggistica istantanea: inoltro e pubblicazione di screenshot, conseguenze, reati.

 

Comunicare non è mai stato così facile: bastano pochi tocchi sul proprio smartphone per poter inviare testi e messaggi vocali. Il problema è che è altrettanto semplice far leggere ad altri i messaggi ricevuti, magari inoltrandoli a un diverso destinatario. Insomma: inviare un messaggio WhatsApp può essere un rischio se lo si manda ad una persona di cui non si ha fiducia. Basta pochissimo per spiattellare il contenuto a chiunque, anche mediante la pubblicazione sui social network. Con questo articolo vedremo quando c’è violazione della privacy dei messaggi WhatsApp.

 

La lesione della riservatezza su WhatsApp può avvenire sostanzialmente in due modi: divulgando il contenuto dei messaggi che dovrebbero rimanere privati; accedendo alla chat altrui senza il consenso del destinatario, cioè del proprietario dello smartphone. Emblematico, in quest’ultima evenienza, è il caso del coniuge che, per smascherare il partner fedifrago, gli prenda il cellulare per controllare le chat. Se l’argomento ti interessa e hai cinque minuti di tempo, prosegui nella lettura: vedremo insieme quali sono le ipotesi di violazione della privacy dei messaggi WhatsApp e quali sono le conseguenze giuridiche.

 

Screenshot chat WhatsApp: si può condividere?

È possibile condividere le conversazioni via WhatsApp con persone diverse dai diretti interessati? Ad esempio, è possibile fare uno screenshot della chat e inviarla ad altri?

 

Di per sé, una condotta del genere non costituisce alcun illecito, a meno che dalla conversazione non emergano dati personali, come ad esempio il numero di cellulare, l’indirizzo di residenza oppure quello email, il nome e il cognome, ecc.

 

Insomma: è possibile fare lo screenshot di una conversazione e mandarlo ad altri oppure, addirittura, pubblicarlo sui social, se sono preservati i dati personali dell’autore del messaggio.

 

Messaggi WhatsApp: si possono inoltrare?

Quanto appena detto nel paragrafo superiore vale anche per l’inoltro dei messaggi a persone diverse dal destinatario.

Come spiegato nell’articolo “Inoltrare una email è reato?“, inoltrare un messaggio a un terzo può violare la privacy laddove il contenuto sia riservato o comunque contenga informazioni personali.

 

Nell’ipotesi in cui il messaggio WhatsApp non contenga alcuna informazione riservata né dati personali, allora sarà possibile l’inoltro ad altri soggetti.

 

È possibile inoltrare senza problema il programma di un evento, di una gita, il listino prezzi di una ditta o un volantino di offerte di un negozio. Non si possono, al contrario, inoltrare messaggi che contengono informazioni personali, anche se non siano espressamente qualificate come riservate, nonché i dati del mittente.

Si può prendere il cellulare di altri per leggere i messaggi WhatsApp?

Veniamo ora al caso di chi, per leggere i messaggi WhatsApp ricevuti da un’altra persona, si appropri del cellulare senza alcun consenso. Una condotta del genere viola la privacy del destinatario della chat? Sì. Chi prende lo smartphone altrui per ficcanasare nella chat personale di WhatsApp commette un illecito esattamente come se aprisse l’email o la posta riservata.

Vale dunque il principio costituzionale della segretezza della corrispondenza, in qualunque forma essa si manifesti.

 

Questa regola, però, subisce delle deroghe in alcune circostanze. Ad esempio, secondo la giurisprudenza [1], le situazioni di convivenza (tipo quella tra coniugi) comportano un’inevitabile attenuazione della riservatezza, in quanto la condivisione degli spazi personali fa sì che possa essere quasi naturale intromettersi negli affari altrui.

 

E così, se una persona lascia totalmente incustodito il proprio smartphone e il partner, insospettito dai numerosi messaggi ricevuti, dà una sbirciatina, non commette illecito.

 

Violazione privacy WhatsApp: conseguenze

Quali sono le conseguenze della violazione della privacy dei propri messaggi WhatsApp? Dipende.

 

Innanzitutto, la persona la cui riservatezza è stata violata può chiedere il risarcimento dei danni e la riparazione della condotta illecita, come ad esempio la rimozione della pubblicazione dello screenshot della conversazione.

A volte, poi, la violazione della privacy può costituire perfino reato. Ad esempio, chi accede al profilo personale altrui rubando la password commette il delitto di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico, punito con la reclusione fino a tre anni [2].

 

Esistono però delle eccezioni. Come ricordato sul finire del precedente paragrafo, secondo la giurisprudenza non è reato leggere l’sms o i messaggi WhatsApp del convivente se questi ha lasciato il cellulare alla mercé di chiunque, abbandonandolo sul divano o su una scrivania. Quando si convive sotto lo stesso tetto, infatti, si condividono gli stessi spazi e, inevitabilmente, la privacy si attenua.

 

IN PRATICA

Si può condividere o inoltrare un messaggio WhatsApp se non contiene dati personali. Non è possibile leggere la chat altrui appropriandosi dello smartphone.

[1] Trib. Roma, sent. del 30 marzo 2016.

[2] Art. 615-ter cod. pen.

Autore immagine: Pixabay.com

 

 

 


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