TENDO LA MANO
In povertà padre tendo
la mano, dammi dolore,
amore e cibo.
Il vento alza la
polvere delle strade.
E’ avara e tarda la
mia pena, in questo
momento.
Il mio cuore piange,
mentre io tendo la
mia esile mano.
In questi giorni
di povertà.
DOLCE NATURA!
Dolce paradiso!
Dolce natura,
dilegui i giorni.
Natura, madre
cieca e vigile,
tenera e crudele,
grande e meschina.
Per non perdere il
tuo fascino …, ti fai
anche spietata.
Natura dolce e cara,
natura ci accenni
alla vita ed alla
morte con naturalezza
e con pacata tranquillità.
Nessun commento:
Posta un commento